Caro energia: la green economy è la soluzione migliore?

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La cosiddetta “tempesta dell’energia” legata alla crisi in Ucraina sta colpendo molti Paesi come l’Italia. Il costo dell’energia è aumentato a livelli record: si pensi che il gas è aumentato di dieci volte, rispetto a qualche mese fa. Con la fine del lockdown c’è stata una vera e propria corsa alle materie prime, compresi i combustibili. Al contempo, però, per aumentare la produzione si è ricorsi sempre più all’energia rinnovabile. E sembrerebbe proprio questa, negli ultimi tempi, la soluzione alla crisi del rincaro: un’accelerata nella transizione alla green economy.

Emergenza energetica in Italia

L’Italia è in piena emergenza energetica, dal momento che il prezzo del gas è quadruplicato, e oltre il 60% dell’elettricità nel nostro Paese viene prodotta con il gas. Le energie rinnovabili al momento sono le energie che costano meno: puntare su di esse sembra davvero essere la soluzione strutturale al rincaro energetico degli ultimi tempi.

Finora, infatti, il governo Draghi ha stanziato ben 5,8 miliardi di euro per contrastare il caro bollette. Gli interventi riguarderanno soprattutto il secondo trimestre del 2022 e saranno, ancora una volta, transitori. Non saranno, infatti, modifiche permanenti e strutturali, ma veri e propri sussidi, con l’obiettivo a breve termine di contrastare l’emergenza in corso con contributi diretti o indiretti per gli utenti finali. L’insieme delle misure previsto dal governo vedrà un totale di 5,8 miliardi di euro devoluti in una serie di interventi transitori,  su bollette di luce e gas per la seconda parte del 2022.

La maggior parte dei fondi, circa 3 miliardi di euro, sarà usata per ridurre a zero gli oneri di sistema sull’elettricità. Si tratta comunque di rimedi temporanei, a breve termine. Per un futuro più lontano, la soluzione sembra proprio essere la green economy, da cui trarrebbe beneficio, oltretutto, anche la salute del pianeta.

La soluzione è già stata adottata, in parte, dal gruppo Ferrovie dello Stato. Il caro bollette, infatti, si è fatto sentire anche per le ferrovie, con un aumento dei costi di oltre la metà. Il gruppo ha quindi pensato di dare un’accelerata nella diversificazione delle fonti e nella sostenibilità. Inoltre sono stati individuati 30 milioni di metri quadri di suolo non fertile nelle aree limitrofe a strade e ferrovie, che potrebbero essere usati in un’ottica green.

Sono previsti interventi di piantumazione, corridoi verdi che concorrono a riqualificare i sistemi urbani della città, assicurando un maggiore equilibrio tra zone edificate e aree verdi.

YouGreen, cos’è?

In questo senso andrebbe il progetto di “YouGreen”, una piattaforma online presentata lo scorso 31 marzo presso la Camera dei Deputati e promossa dalla Sima, Società italiana di Medicina Ambientale. La piattaforma online servirebbe a mettere in connessione tutti i responsabili e i dipendenti delle aziende.

Questo social network pensato su misura per le aziende consentirebbe alle imprese di fare fronte al caro bollette, dando indicazioni sui modi in cui risparmiare energia, e permettendo di monitorare i livelli di consumo divisi per singolo reparto. L’obiettivo sarebbe quindi quello di diminuire il divario del costo dell’energia tra le aziende del nostro Paese e quelle della media europea. Infatti le aziende italiane, in media pagano il 22% in più dell’energia rispetto alle aziende europee.

Il conflitto in Ucraina, con le conseguenze economiche che ha avuto sui paesi dipendenti dall’est Europa in termini energetici, ha aggravato il problema: i costi dell’energia stanno diventando molto difficili da sostenere. Secondo le sperimentazioni avviate, l’utilizzo di una piattaforma come “YouGreen” permetterebbe di ridurre il consumo energetico voluttuario fino al 30% nei primi sei mesi di uso – il valore comunque dipende dalla dimensione dell’azienda e dalla capacità di coinvolgere i dipendenti: stando agli esperimenti, la formula premiale sarebbe quella di maggiore successo.